MANIFESTO

Un paese che ambisca definirsi civile è un paese che investe nella cultura, valorizza la ricerca, protegge e tutela le proprie forze intellettuali. In questo nostro paese da molti anni ormai non assistiamo che ad un continuo martoriamento del sistema scolastico e universitario, per ciò che sono e che rappresentano, privati sempre più della loro funzione e del loro ruolo. L'Università, un'istituzione che siamo abituati a considerare scontata, immemori che essa è invece un privilegio che possiamo vantare, sta da anni miseramente cadendo sotto il fuoco incrociato del ciclico succedersi al potere dei governi, di ogni colore ed ideologia, che non fanno altro che condannarLa sempre di più a riduzioni, tagli, corsi spezzati, sapere parcellizzato e mercificato, affidandone la gestione a personaggi di dubbio valore ed opinabile competenza in materia.
Amo l'Università, amo la ricerca, ritengo l'una e l'altra cardini imprescindibili del nostro Paese, necessari all'affermazione e allo sviluppo. Di fronte a come esse sono oggi considerate nella communis opinio e trattate da chi ci governa, sento come un dovere morale fare tutto ciò che è possibile per salvare l'Università: lasciare che questa decostruzione mi passi sopra senza aver tentato tutto ciò che è umanamente possibile, è un lusso che non posso permettermi. 
Un lavoro serio per garantire un futuro sereno alla nostra Cultura passa necessariamente per una riflessione sul perché e sul come si è arrivati a questa situazione e su cosa si possa ora fare, passa per nuove idee che dovranno venire da chiunque si riconosca negli ideali proposti, passa non solo per la pars destruens di ciò che è oggi, ma anche, e soprattutto, per la pars construens di ciò che vorremmo fosse domani. L'Università è un bene di tutti, è un sacro dovere di noi tutti difenderla, un dovere di chi la vive e vorrebbe viverla, impegnare tutte le sue risorse intellettuali perchè si superino i loci communes e quando si pensi all'Italia si pensi anzitutto al riconosciuto valore delle sue Università e all'alto valore della sua formazione culturale.
Abbiamo bisogno di tutti, di chiunque creda e voglia aiutarci. 
L'Università deve vivere. Libera ricerca in una libera Università. Perché entrambe tornino ad essere e siano fondamento, forza e orgoglio del nostro Paese. 

                                                              Lord Wilmore

giovedì 30 ottobre 2008

Finalmente si mobilitano anche le alte sfere universitarie... Forse saranno tutti dei baroni, ma in questo momento l'importante è SOPRAVVIVERE... Uniti per l'Università... Leggiamo il documento del senato accademico

SENATO ACCADEMICO

mercoledì 29 ottobre 2008

Siamo ormai alla resa dei conti,

alle 10.30 è previsto il voto finale sul famigerato decreto Gelmini. Non arrendiamoci amici, non subiamo l'arroganza di questo governo, non facciamo spengere la nostra voce dal voto del senato. Continuare la nostra lotta è il nostro imperativo categorico per il nostro futuro, la nostra Università, il nostro Paese. Intanto pare che il leader dell' opposizione, Walter Veltroni, abbia fatto proprio all'ultimo fatto sentire la sua voce contro il dcreto Gelmini, mentre al senato infuriava la lotta tra l'opposizione ed il presidente SCHIFani, per il diritto di intervenire sul decreto e la richiesta di interevento del ministro Gelmini, rimasta probabilmente a corto di parole, o più probabilmente incapace di comunicare il suo pensiero. Leggete la pagina dell'ansa

e... TENIAMO IL PUNTO.

martedì 28 ottobre 2008

A caldo, sulla rabbia per l'evento, volevo postare un testo sull'articolo apparso su facebook degli studenti che dichiarano il loro diritto allo studio. Non credo sia una buona idea che io scriva quello che penso in questo momento, credo, invero, che tutti noi dobbiamo metterci di fronte ad una seria e fondata riflessione su questo tema, senza mai scordarci, che, comunque, in questo paese, in questa circostanza, ad opera di un circo di cialtroni, è messo a repentaglio il nostro futuro. Intanto inserisco un link per leggere un documento approvato dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) concerente proprio la situazione di questi giorni; credo di poter dire che la nostra linea di azione è in sostanza coerente con quanto si legge in questo documento

Documento CRUI

Riflettiamo e, soprattutto, resistiamo. Questo è il nostro imperativo categorico. 

Oggi alle ore 10.00 nell'Aula A del Dipartimento di FIlologia Greca e Latina si terrà la seconda riunione organizzativa per decidere delle forme di mobilitazione del dipartimento dei prossimi giorni (comprese le lezioni serali). I professori del dipartimento sono cordialmente invitati a partecipare e a fornire la Loro disponibiltà a svolgere le lezioni. Inutile dire che la partecipazione di tutti è fondamentale; per far sentire la nostra voce dobbiamo essere uniti, numerosi, compatti e far valere l'autorità della nostra via di protesta. Partecipiamo in massa.

lunedì 27 ottobre 2008

Il dipartimento di filologia greca e latina dell'università di roma la Sapienza (DFGL) ha scritto un documento, che ha raccolto circa 60 firme, manifesto della sua mobilitazione, alternativa alle grida dei collettivi, contro il 133. Facciamo pubblicità agli amici del DFGL e la loro iniziativa. In allegato il link per leggere il documento

INIZIATIVA
All'attenzione si tutte le anime pie,
Mercoledi 29/10 alle ore 9.00 a Piazza Montecitorio, si terrà una lezione dal titolo "UNA VERA LEZIONE DI ECONOMIE" tenuta dai proff. Pavanello (antropologia), Basile (economia) e altri illustri partecipanti.
é inutile che vi ricordi che mercoledi è il giorno del voto del ddl 133, quindi se volete far sentire la vostra voce affluite in massa; la questura ha posto il limite a 150 partecipanti e intendiamo rispettare tale imposizione, ma nulla ci vieta di andare in zone immediatamente limitrofe per far vedere che siamo vivi. PARTECIPATE, PARTECIPATE, PARTECIPATE.
All'attenzione di tutte le anime pie,

domani dalle 14 a piazza Vittorio si terrà una lezione in piazza (regolarmente autorizzata) organizzata dal dipartimento di antropologia, dal titolo "IMMIGRAZIONE, INTEGRAZIONE E RAZZISMI", tenuta dai proff. Bevilacqua (storia), Sobrero (antropologia), Naso (scienze politiche) e Masini (preside della Facoltà di Studi Orientali). é una delle iniziative di protesta alterantiva che si stanno organizzando questi giorni per mostrare il nostro dissenso nei confronti del ddl 133. è assolutamente importante la partecipazione, ha poco o nulla a che fare con collettivi ed occupazioni, ma è fondamentale esserci per far sentire la nostra presenza. Chiunque legga, vi prego partecipate e diffondente la voce.